di Francesca Marrucci

Esce un nuovo libro di Stefano Ruggeri che descrive un itinerario tra le chiese e i luoghi religiosi dell’isola. Un importante documento che introduce anche il “Cammino di Pantelleria” che sarà inserito nei Cammini nazionali

Si terrà domani, giovedì 5 settembre, alle ore 19.00 al Castello la presentazione del libro di Stefano Ruggeri dal titolo “La Fede nelle pietre – Itinerario nella  Pantelleria sacra”. Un progetto importante, supportato dal Patrocinio del Comune di Pantelleria, del Parco Nazionale ISOLA DI  PANTELLERIA, di Italia Nostra, della Diocesi di Mazara del Vallo, del Lions Club Pantelleria e dell’Agenzia Gira l’Isola.

Per capire di cosa tratta il libro e perché sia così importante questo progetto non solo dal punto di vista storico-documentale per l’isola, ma anche dal punto di vista turistico, abbiamo intervistato il suo autore, Stefano Ruggeri.

Sig. Ruggeri, come nasce l’idea di questo libro?

Diciamo che l’idea è nata durante il Covid. C’era una voglia veramente di fare tanto per l’isola, nonostante questa precarietà che il mondo ci aveva imposto. Se vogliamo questo libro è un po’ il figlio della resilienza. Si è pensato che mancava qualcosa in quella che è la vasta bibliografia isolana. Il tema religioso è stato poco toccato e quindi l’idea è proprio quella di creare un libro apposito esclusivamente per tutto quello che riguarda il mondo religioso legato all’isola. Quindi come filo conduttore abbiamo avuto il famoso libricino di Marco Fragonara, quello del 2004.

Però questo certo non si può considerare un ‘libricino’…

Noi ovviamente dopo vent’anni abbiamo sviluppato un’idea molto più ampia e quindi il libro è di quasi 280 pagine.

È formato da dieci capitoli, inizia con una cronostoria dell’isola religiosa dai popoli che si sono succeduti in passato fino ovviamente ai tempi legati alla Seconda Guerra Mondiale. Poi c’è un capitolo legato alle chiese del capoluogo, lì abbiamo approfondito anche tutta una serie di circostanze legate al fatto che queste chiese poi siano andate perdute negli anni.

C’è un capitolo legato esclusivamente alle chiese rurali, quindi ogni chiesa ha almeno 4–5 pagine con bellissime fotografie, dove è spiegata bene l’origine, il perché, i santi… ogni chiesa rurale ha una sua scheda, compreso anche il posto a sedere all’interno delle chiese!

Un lavoro meticoloso, dove si scoprono storie, vicende, tradizioni e non solo, da quanto ci fa capire…

C’è un capitolo dove parliamo delle edicole votive che sono sparse sull’isola. Ne abbiamo censite circa una sessantina, quindi abbiamo fatto veramente un lavoro immane.

C’è un capitolo legato alle curiosità, con tutta una serie di chicche che siamo andati a trovare e che ovviamente il lettore scoprirà poi mano a mano leggendo il libro.

Poi c’è un capitolo sugli eventi religiosi, quindi anche lì abbiamo descritto tutte le feste religiose che ci sono qui sull’isola, tutte documentate, fotografate.

Sacro e profano: i dolci a Pantelleria vanno a braccetto con le celebrazioni religiose da sempre, no?

Sì, e ovviamente c’è un capitolo legato anche ai dolci, le famose “dolcezze della fede”. Si tratta di tutti i dolci che sono legati ai momenti delle festività religiose isolane. E poi tra le tante cose c’è anche un capitolo legato alle interviste realizzate alle donne che tengono le chiese, anche lì abbiamo scoperto tante cose.

Si tratta di un libro prezioso, quindi, che documenta una parte importante della storia e delle tradizioni religiose isolane. Una testimonianza per i panteschi senz’altro, ma può avere anche un fine turistico?

Assolutamente sì. L’ultimo capitolo è un percorso, il famoso “Cammino” che abbiamo ideato e che finalmente ci sarà anche a  Pantelleria. Saremo inseriti all’interno di quelli che sono i cammini nazionali e Pantelleria avrà anche il suo cammino trekking, grazie al quale toccheremo tutte le famose chiese isolane in cinque tappe.

Un’opera completa e di diversa utilità, chi deve ringraziare per questo lavoro?

Un libro studiato veramente ad hoc e su cui abbiamo lavorato tanto, ma appunto non sono l’unico ad averlo fatto. Io simbolicamente sono l’autore a tutti gli effetti, ma con me ovviamente ho avuto uno staff, un team che mi ha veramente supportato in tutta una serie di passaggi che nella presentazione di domani, alla quale invito tutti i cittadini e i turisti, spiegheremo nel dettaglio.