Giornata di preghiera per la Cura del Creato
La 19a “Giornata di preghiera per la Cura del Creato” (1 settembre), s’ispira quest’anno alla Lettera di San Paolo ai Romani (8,19-25).
Come sempre, la Giornata del primo settembre (giunta lla sua 19a edizione) inaugura il Tempo del Creato, che si conclude il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi: un’iniziativa ecumenica che vede coinvolte diverse realtà cristiane, tra cui il Consiglio Mondiale delle Chiese, la Federazione Luterana Mondiale, il Dicastero Vaticano per lo Sviluppo Umano Integrale, il Movimento Laudato Si’, la Rete Ambientale della Comunione Anglicana e tante altre ancora.
Nel suo Messaggio per la Giornata di preghiera per la Cura del Creato, Papa Francesco invita a «vivere una fede incarnata, che sa entrare nella carne sofferente e speranzosa della gente; unire le forze per contribuire a ripensare alla questione del potere umano; estendere anche al creato l’armonia fra umani nella responsabilità per un’ecologia umana e integrale, via di salvezza della nostra casa comune». Nel messaggio, l’accento è puntato sulla necessità che la speranza, tratto fondamentale della nostra fede, non si riduca ad una passiva attesa, ma sia accompagnata da azione concreta.
Un concetto espresso anche nella Guida alla celebrazione per il Tempo del Creato: «In mezzo alla triplice crisi planetaria del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità e dell’inquinamento, molti cominciano a disperarsi e a soffrire di eco-ansia. Come persone di fede siamo chiamati a sollevare la speranza ispirata dalla nostra fede, la speranza della risurrezione. Non si tratta di una speranza senza azione, ma di una speranza incarnata in azioni concrete di preghiera e predicazione, servizio e solidarietà».
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