LA MARATONA DELLE QUARANT’ORE.

Il nome Quarantore si richiama nel cristianesimo al tempo che Gesù trascorse fra la sua morte (Venerdì Santo) e la sua risurrezione (Domenica di Pasqua). I fedeli rimanevano in preghiera facendo penitenza per una degna preparazione alla Pasqua. Di antichissima data, si rivela una pratica devozionale che consiste all’Adorazione del Santissimo Sacramento solennemente esposto sull’altare per quarant’ore ininterrotte. Gli storici evidenziano che questa pratica iniziò per la prima volta nel 1527 da un sacerdote di Ravenna Antonio Bellotti. Questa usanza che continua tutt’oggi ad alimentare il nostro discepolato, ha ricevuto forte adesione anche quest’anno nelle nostre tre parrocchie dell’Isola: S.S Salvatore (Martedì), S. Francesco (Mercoledì) e S. Gaetano (Giovedì). Insieme al Consiglio pastorale, abbiamo valutato opportuno anticipare questo momento di raccoglimento per consentire ai fedeli delle tre le parrocchie, di sentirsi unità pastorale anche in questo senso, cosi facendo ognuno aveva la possibilità di partecipare. Chi vi ha preso parte ha senza dubbio notato con quale cura le sacrestane delle rispettive parrocchie hanno curato l’altare dove il Santissimo era solennemente deposto per la pubblica adorazione. Ciò ha favorito anche una seria meditazione silenziosa. L’adorazione è l’unico culto dovuto solo a Dio, a Dio solo ed a nessun altro. Gesù stesso ci istruisce al riguardo con la sua risposta a satana dopo quaranta giorni e notte di digiuno: “Solo Dio adorerai e a Lui solo renderai culto” (Mt.3,10). Nell’inno “Gloria a Dio nell’alto dei cieli”, proclamiamo: “noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo”, … L’adorazione non è quindi facoltativa; è riconoscere l’amore di Dio e testimoniare la propria fede e quella comunitaria. Questo richiede indubbiamente un minimo sacrificio, scollegandosi dai quotidiani comodi per stare con Colui che ha detto: “senza di me non potete nulla”( Gv.15,5). Un vero discepolo non deve limitarsi alla sola messa domenicale che di per sé rimane centro e fondamento della nostra fede perché annuncia il kerigma, ossia l’annuncio, tanto meno per le ricorrenze straordinarie (Pasqua, Natale, battesimo…). Si è notata una presenza prevalentemente femminile. Svegliati, tu che dormi! Vieni anche tu finché riesci con i tuoi piedi ad adorare l’Unico vero Dio. In ogni caso tutti i Venerdì del mese dalle ore 17.00, i fedeli si riuniscono in chiesa Madre per un ora d’adorazione. Nulla è del tutto perduto. Dio aspetta sempre. Lo sappiamo bene, nessun datore di lavoro ammette che i suoi dipendenti si presentino al posto di lavoro per convenienza. Siamo operai nella vigna del Signore a tempo indeterminato per i meriti del nostro battesimo. Il tempo che alcune volte ciascuno dedica allo svago, senza rendersene conto può anche essere orientato al dialogo con il vero Dio. Sant’Alfonso M. de’ Liguori, un grande innamorato dell’adorazione diceva: “I sovrani della terra non sempre né facilmente danno udienza; invece il Re del cielo, nascosto sotto i veli eucaristici, è pronto a ricevere chiunque[1]”. Senza dubbio, i Santi sapevano che il tempo trascorso davanti al Tabernacolo è il tempo più bene speso. Non è mai uno spreco. Chi ha più fede e amore sente più bisogno di stare accanto a colui che si ama.

 

[1] P. Stefano Maria Manelli, Gesù Eucaristico Amore. Vita eucaristica secondo gli esempi dei Santi, Casa Mariana Editrice, Avelino 200513, p.110


 

Parrocchia SS.Salvatore Martedì 6 marzo dalle ore 9:00 Esposizione – ore 18.00 Benedizione segue S.Messa

Parrocchia San Francesco – Khamma mercoledì 7 Marzo ore 9:00 Esposizione – ore 17:00 Benedizione segue S.Messa

Parrocchia San Gaetano – Scauri Giovedì 8 marzo ore 9:00 Esposizione – ore 17:00 Benedizione segue S.Messa