Domenica 27 maggiocome comunità parrocchiale abbiamo vissuto la tradizionale salita a Margana per accompagnare con tanta devozione la sacra immagine. La leggenda narra che giunta a Pantelleria l’immagine venne caricata sul dorso di un asino per essere trasportata fino al paese, ma arrivata in contrada Màrgana l’animale che la portava non volle più andare avanti. Si provò in tutti i modi a smuovere l’asino, ma questi non ne voleva sapere. Successivamente come narra la tradizione, il quadro della Santa Vergine che si trovava nella chiesetta della Màrgana, nel mese di ottobre scompariva per essere ritrovato misteriosamente nella chiesa Matricedi Pantelleria. Dopo sei mesi, a fine maggio, accadeva l’opposto ed il quadro veniva ritrovato a Màrgana. Fu così che secondo la leggenda divenne una consuetudine devozionale la processione religiosache ancora oggi, l’ultima domenica di maggio, lascia la chiesa Matricedi Pantelleria Centro per salire, con lunga processione, in collina nel santuario della Màrgana. Ci è stato tramandato, infatti, che durante il periodo della navigazione la Madonna “munta”( sale) sull’alto colle e da qua veglia sulle rotte e sui viaggi dei marinai panteschi. Allora i marinai dei velieri panteschi si sentivano al sicuro sulle azzurre vie del mare, perché lassù, alla Màrgana, qualcuno vegliava su di loro. La processione della sacra Icona veniva accompagnata da spighe di frumento intrecciate, quale augurio di abbondanti raccolti. Finita la raccolta ed esaurita la sua funzione protettrice, l’ultima Domenica di ottobre, la Madonna tornava in paese, seguita da una folla di fedeli in segno di ringraziamento. Anche noi domenica 27 seguendo l’antica tradizione ci siamo messi in cammino con Maria, per chiedere la Sua potente intercessione. Molto spesso ci ritroviamo in situazioni difficili da affrontare: malattie, preoccupazioni, debiti, disastri familiari, perdita di lavoro ed abbiamo bisogno di aiuto, un aiuto forte, una speranza e un sostegno….E Maria è lì, è la nostra mamma, pronta ad abbracciarci, a consolarci e sostenere il nostro cammino. Mettiamoci fiduciosi sotto lo sguardo di Maria, madre nostra e madre dell’umanità.