Pellegrinaggio a Lourdes Mazara e Pantelleria 15 Aprile-19 Aprile 2023
Siamo appena tornati dal pellegrinaggio a Lourdes che ha visto come partecipanti della nostra Diocesi di Mazara, le due Parrocchie di don Giacinto, san Pietro e san Lorenzo, e l’unione della nostra Chiesa di Pantelleria.
In tutto eravamo 54 pellegrini, 14 di Mazara e 40 di Pantelleria.
Il desiderio di fare un pellegrinaggio c’è sempre stato in diversi di noi operatori pastorali della Chiesa di Pantelleria, non c’erano le idee chiare dove farlo, e quale meta scegliere, poi parlando con don Giacinto, si è reso disponibile di volerlo fare a Lourdes, di ritornarci per la Chiesa di Pantelleria, visto che c’era stato da poco, con le sue parrocchie.
Così abbiamo iniziato ad organizzarlo e da lì a poco a pubblicizzare il programma, che vedeva la partenza il 15 Aprile e il ritorno il 19 aprile.
Subito il mio cellulare ha iniziato a squillare, persone che dalla voce si sentivano già pieni di entusiasmo e di desiderio, chiedendo informazioni e dettagli sul viaggio.
In pochi giorni si sono iscritti 40 persone, e molti altri chiedevano di che venisse presa l’iscrizione, nel caso si liberassero dei posti.
E così pian piano nell’organizzare il tutto, siamo arrivati al grande giorno: sabato 15 aprile all’aeroporto di Trapani ci siamo trovati con i pellegrini di Mazara, e da lì abbiamo iniziato il nostro viaggio insieme, guidati spiritualmente da Don Giacinto, insieme a lui si è unito un padre della Chiesa di Pantelleria, Don David, e poi a Lourdes ci ha raggiunti Don Daniel Navarro (sacerdote argentino, presente a Pantelleria, nell’anno 2016 in cui è stato parroco don Giacinto).
I pellegrini presenti hanno rappresentato le diverse fasce di età, dalle due giovane ragazze di 25 e 27 anni, alla nostra dolce e simpatica nonnina di 87 anni, dalle persone con disabilità, alle persone agili e forti che aiutavano a trasportare le carrozzine nel nostro gruppo, dalle persone “principianti nel fare questi percorsi di fede”, alle persone “veterani nell’esperienza dei pellegrinaggi”, tutti uniti però da un solo obiettivo, quello di voler andare a trovare Maria, la mamma di Gesù, per vivere il “Grande Respiro di Dio”. Sono stati giorni intensi, che ci ha visti uniti tutti nella preghiera, nella partecipazione all’Eucarestia, nel cammino della Via Crucis, dove ognuno ha portato le sue ed altrui croci, nel bagnarci nell’acqua delle vasche, segno di purificazione, nell’ascolto della conoscenza della storia di santa Bernadette, umile e semplice ragazza con tanta fede, da essere testimone dei nostri giovani; nel vivere l’esperienza della preghiera eucaristica notturna con i flambeaux (fiaccolata), che ci ha visti uniti ad una moltitudine di persone proveniente da tutto il mondo, ma soprattutto nella vicinanza con i tanti sofferenti nel corpo.
Ogni giorno del pellegrinaggio che trascorreva, i volti dei pellegrini si irradiavano di luce, si riempivano di emozione, di lacrime di gioia, tanto da giungere all’ultimo giorno, e sentir dire: “vogliamo rimanere qui con Maria”!
Ognuno di noi non ha portato solo se stesso, questo sarebbe stato veramente riduttivo, abbiamo portato le persone a noi cari, i nostri familiari, i nostri amici, i conoscenti, tutte quelle persone che avevano sentito dire che stavamo partendo per Lourdes e si sono raccomandati a ciascuno di noi, abbiamo portato la Chiesa di Pantelleria con tutte le sue necessità, la nostra isola con le sue bellezze naturali, ma anche con le sue tante angolature di problemi, ci siamo uniti ai pellegrini di Mazara, e insieme ci siamo sentiti fratelli e sorelle in Cristo.
E come in un’omelia Don Giacinto diceva: “siamo qui per rubare il Progetto di Dio a Lourdes – Lourdes è stato un progetto di Dio, nelle apparizioni della Madonna Immacolata a Bernadette, ma noi non dobbiamo ogni volta venire a Lourdes per stare bene, per pregare, per celebrare l’Eucarestia, ma siamo venuti qui a prendere il Progetto per poi viverlo nella nostra vita, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità”.
Abbiamo concluso il pellegrinaggio facendo un momento di riflessione e di verifica, per comprendere i motivi per cui siamo arrivati a Lourdes, anche con malattie plurime.
Ed è stato sorprendete nell’ascoltare tutti, con voce rotta dalla grande emozione, che in primo luogo si è scelto di fare il pellegrinaggio per “ringraziare”. Ringraziare Dio, ringraziare Maria!
L’uomo nella vita ha bisogno di pane, cioè di salute, di nutrirsi, di vivere una vita dignitosa, ma ha bisogno anche di senso – commenta don Carmine Arice, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei -, e questa necessità emerge in modo altissimo quando si vivono momenti di sofferenza. Quindi le mete di pellegrinaggio sono un aiuto nella ricerca di questo senso, che non è la possibile guarigione ma il dono della salvezza, che ci dà luce per vivere nel modo migliore l’esperienza terrena, ma ci dà anche l’orizzonte dell’eterno.
Un ringraziamento va a tutti quelle persone che ci hanno accompagnato con la preghiera.
Un ringraziamento va ai sacerdoti che ci hanno guidato spiritualmente: Don Giacinto, Don David, Don Daniel.
Un ringraziamento da parte dei pellegrini va a Saverina per aver coordinato il viaggio e fatto da referente per i pellegrini di Pantelleria
Un ringraziamento va alla pellegrina Gina per aver pensato ad un segno distintivo “un fazzoletto” con il nome di Mazara e Pantelleria.
Grazie a tutti e…al prossimo pellegrinaggio! Saverina e i Pellegrini
FOTO: alcuni momenti del pellegrinaggio…