La prima visita Pastorale a Pantelleria del Vescovo Monsignor Angelo Giurdanella, ad un mese esatto dal suo ingresso nella Diocesi di Mazara, è stata una grande gioia per tutta la comunità che lo ha accolto con grande affetto. Si è subito respirato un clima di attesa e di accoglienza che ha visto il Vescovo, nel suo messaggio, rivolgersi a tutti e a ciascuno, aprendo il cuore con la “chiave della casa della gioia” e richiamando le specifiche competenze istituzionali e sociali che devono trovare obiettivi condivisi per poter mettere in campo azioni finalizzate al bene comune. Ha rivolto una particolare attenzione ai giovani e alla scuola quale luogo di formazione, ha invitato gli educatori, i genitori e gli adulti in genere ad affiancarli nel loro percorso di crescita superando la tentazione dell’apparenza. Giovani da ascoltare attivando con concretezza una progettazione sociale, politica ed economica, creando occasioni e riscrittura di spazi intelligenti a loro dedicati.
L’abbraccio più festoso per il nostro Vescovo è stato quello dei ragazzi e dei bambini del catechismo che in Chiesa Madre lo hanno accolto con cori coinvolgenti. Durante l’omelia il Vescovo si è rivolto all’assemblea salutando tutti con grande cordialità. Ha poi parlato del significato dell’incontro che può anche risultare un grande cambiamento nella propria vita per renderla a tre B: bella, buona, beata. “Gesù amava incontrare in modo libero e liberante – ha detto – i Vangeli sono pieni di incontri semplici ma autentici perché per Gesù l’incontro non è mai banale, per Gesù ogni persona ha un volto, un nome, una storia. Ha istituito il Sacramento più alto, quello dell’Eucarestia, proprio durante un incontro che era un banchetto, la Pasqua.”
Il Vescovo ha parlato poi della bellezza della vita ma anche delle difficoltà che spesso si incontrano e che i panteschi gli hanno presentato nei vari incontri invitando i fedeli a cercare ristoro in Gesù che aiuta a reggere, interpretare ed orientare la nostra vita, ricordando che il primo ristoro proviene proprio dalla Parola di Dio. Come padre affettuoso ha esortato a crescere nella familiarità con la Sacra Scrittura rendendo il Vangelo una parola frequentata, anche solo una frase o una paginetta al giorno. Ha invitato a non cedere allo scoraggiamento quando ci sentiamo soli con le nostre responsabilità e quando dobbiamo amministrare le nostre risorse, a non lasciarci assalire dalla paura di non farcela che se dovesse prevalere ci renderebbe immobili oscurando il valore prezioso della nostra vita. Credere che siamo stati lasciati soli ed isolati è una tentazione che possiamo combattere con la fede cercando l’incontro con Gesù e permettere allo Spirito di Dio di riposare in mezzo a noi. La chiesa non è dei sacerdoti né tanto meno dei vescovi ma è dei discepoli di Gesù che si interrogano, prendono sul serio il Vangelo. Tutti noi siamo discepoli di Gesù invitati ad intraprendere il cammino sinodale che è uno stile di vita, un richiamo all’unità, a pregare insieme, a porre attenzione agli ultimi e ai bisognosi ricordando che l’attenzione alla città e alla comunità non è mai separato dall’impegno ecclesiale. Toccando il tema dei migranti, Il Vescovo ha ricordato una grande intuizione di Papa Paolo VI: “Carità politica e carità pastorale sono due realtà che si devono frequentare”.
Ed è così che il nostro Vescovo Monsignor Angelo Giurdanella ha trascorso la sua prima “frequentazione” di quest’isola e della sua comunità: ascoltando, accogliendo, confrontandosi con le diverse realtà entrandone a far parte, cercando di capire e di proporre, sollecitando a mettersi in gioco ma non da soli bensì insieme, accompagnati dalla sua vicinanza che non farà mai mancare e dai doni dello Spirito Santo.