IL MESSAGGIO DEI SACERDOTI

Vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: “oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore” (Lc 2, 10).

Fratelli e sorelle, questa gioia che ricevettero i pastori è anche per noi. Anzi, è per noi. La stessa gioia che pervase il mondo intero da più di due mila anni, è la caratteristica centrale del cristiano ma anche – per dirlo con Papa Francesco – la carta d’identità di ogni cristiano. Gli angeli annunciano ancora questo messaggio ogni giorno nel nostro quotidiano. Vogliamo essere anche noi portatori e ricevitori dello stesso. Portare l’annuncio di gioia è una necessità per la Chiesa perché essa esiste per evangelizzare. Ma l’annuncio non può fare a meno di relazioni autentiche tra i credenti che, in forza del loro discepolato, diventano costruttori di cammini di comunione e di vicinanza al punto di diventare autentici evangelizzatori. Coloro che accolgono questa profezia si stupiscono. Lasciamoci stupire anche noi in questo Natale, non con i regali materiali, non da vane proposte, non con i sogni irrealizzabili, non da promesse mai mantenute, ma da quel Bambino che viene ad abitare in mezzo a noi, l’Emanuele. Essendo in mezzo a noi, và accolto in ogni famiglia, curato, amato e soprattutto rispettato. Viviamo questo evento lasciando uno spazio a Dio, degno di essere amato sopra ogni cosa.

Delle volte sembra che Dio scompare sul nostro cammino, che sia assente nella nostra vita quando viviamo difficoltà che superano il nostro intendimento: il lavoro che non c’è, i malati che non guariscono o ancora la morte di un caro. Anche quest’anno la nostra Isola ha versato un fiume di lacrime seguito ad un numero non indifferente di decessi. I morti registrati quest’anno 86. Ricordiamo in modo particolare: la piccola Sveva, Salvatore Maddalena detto Ciccio, …

Fratelli e sorelle, il pianto non ci ha impedito di vivere momenti davvero eclatanti: battesimi 38. Mentre va di moda colpi bassi per distruggere la famiglia attraverso il divorzio e la convivenza, numerose coppie hanno detto “SI” davanti all’altare anche quest’anno nelle nostre chiese 16 matrimoni . Altre hanno rinnovato la loro fedeltà celebrando il 25°, il 50° o il 60° anniversario di matrimonio. La pastorale giovanile coordinata da Sr. Serafina è rinata ed è all’opera con vari iniziative. I più piccoli si sono divertiti nel periodo estivo con l’attività del GREST. Per carenza di animatori, il gruppo Scout femminile, non ha potuto continuare. Di conseguenza si è creato il reparto delle Coccinelle. Possiamo dire con certezza che anche a Scauri, è nato un gruppo dei giovanissimi.

Carissimi, la messe è molta ma gli operai sono pochi. Mentre stiamo ancora in attesa dei nostri confratelli indiani (anche essi Missionari del Preziosissimo Sangue), speriamo anche di vedere qualche suora in più. Infatti con il trasferimento delle Suore Anicetta e Florangela, non vi è arrivato nessun cambio. Dopo giorni intensi di preparazione alle feste di fine anno, vogliamo pensare che se il tronco di Iesse ha germogliato, allora anche i burroni sono stati colmati, le strade tortuose sono ormai diritte, le colline abbassate. In altre parole, le ferite causate o subite siano curate, rivedute le nostre mancanze, purificato anche il nostro linguaggio. Occorre ora fare il possibile affinché tutti gli uomini di buona volontà possano vedere la salvezza del Signore.

A tutti voi: Operatori pastorali, Gruppi parrocchiali e non, l’Amministrazione Comunale, Forze dell’ordine che avete anche quest’anno reso possibili lo svolgimento delle nostre attività diciamo sinceramente grazie. Uniti alla comunità delle Suore, vi invitiamo di vivere con gioia la festa del SANTO NATALE E DI TRASCORERRE IL NUOVO ANNO 2019 NELLA GRAZIA DEL SIGNORE.

Don SHOWRY, Cpps & Don PAUL, Cpps.