L’Oratorio, questo luogo che accoglie numerosi ragazzi, rimane un punto di riferimento per molti in diversi aspetti. La partecipazione alla celebrazione eucaristica di una quarantina di ragazzi Mercoledì 27 Marzo, è stata una realtà davvero significativa. Erano presenti: gli Scout in divisa, la scuola calcio, il laboratorio di chitarra, nonché i ragazzi del canto corale. Sapevano tutti il motivo per cui erano li. Curiosamente, solo alcuni erano accompagnati dai genitori; per dire che anche la domenica possono, se incoraggiati, fare altrettanto. Celebrando la messa con loro e per loro, abbiamo raggiunto il nostro secondo obiettivo annuale. Questi ragazzi che a volte sembrano incredibili, insicuri, hanno animato con il canto tutta la celebrazione coadiuvati dai Volontari. Abbiamo di proposito riletto il Vangelo della seconda Domenica di Quaresima, e cioè della trasfigurazione. Durante la piccola esortazione fatta con un linguaggio ed esempi a loro livello, abbiamo ripetuto la proposta di S. Pietro a Gesù: “Maestro, è bello per noi essere qui”. È bello frequentare l’Oratorio accogliendo con gioia le varie proposte educative. Certamente si può pregare anche a casa, si ha la possibilità di divertirsi a casa, e tante altre cose si potrebbero fare, ma quando siamo insieme, l’atmosfera ed il clima cambia. Si, tutto cambia perché è più vantaggioso per colui che si diverte insieme ad altri, rispetto al navigatore solitario. In un mondo pieno di lupi, di gente pronta a rubarti la speranza, illudersi di fare la pecora senza essere sbranata è un azzardo enorme. Non a caso si dice: l’union fait la force. Soltanto i ragazzi della chiesa Madre usufruiscono di questo particolare privilegio. Questa concelebrazione ha visto ufficialmente don David e don Ramesh in mezzo ai ragazzi i quali, insieme ai Volontari, gli augurano ogni bene. La seconda parte dello stesso pomeriggio convocava alla fratio panis(pizze, patatine fritte, torta, bibite e ben altro) per confermare quel “ Maestro è bello per noi essere qui”. Come se non bastasse, i ragazzi che urlavano in continuazione “la PLAY”, sono stati accontentati. 

L’Oratorio non è solo struttura o una sala da giochi, è anche e soprattutto una proposta, un progetto, un’esperienza educativa per i ragazzi della Parrocchia e non solo: è una missione. Per questo, puoi collaborare anche tu al suo svolgimento, al suo miglioramento con la tua preghiera, il tuo tempo e perché no la tua offerta a favore di coloro che lo frequentano e svolgono varie attività. Per tanto, ringraziamo con il cuore pieno di gioia il ristorante la RISACCA, sempre sensibile e disponibile con il suo contributo; il nostro amico carissimo Orazio Bentifici. Uno speciale ringraziamento va all’Associazione BARBACANE per i giocatoli offerti ai nostri ragazzi. Ci stiamo sforzando di abbattere il muro della solitudine che fa soffrire tanti ragazzi. Per questo, il tuo contributo, la tua opera che, seppur minima, è sempre prezioso. 

PERCHE L’ORATORIO, SIAMO NOI!

Don Paul, Cpps.