Il Circolo S. Gaetano che è una associazione senza fini di lucro fra persone che vogliono promuovere insieme attività ricreative, culturali fa di nuovo notizie. Questo luogo di ritrovo mantiene viva una delle sue tradizioni: i giochi di società e tornei vari tra i soci. Non va inteso che vive solo di tornei, ma essi sono parte del suo essere Circolo. Quest’ambiente deve tener conto come ce lo auspichiamo anche della dimensione umana, dei rapporti interpersonali, della professionalità e delle specifiche attese di ciascuno. Il Circolo, tutto sommato finalizza il suo impegno a dare dignità e valore sociale come opportunità di crescita culturale e umana, rafforza le qualità fisiche e intellettuale con queste attività ricreative. La storia si ripete, solo che viene raccontata da diversi narratori i quali si divertono fra di loro nel giocare insieme. Dopo vari incontri del gioco di biliardo, passando per eliminazione, si è arrivato alla finale e alla premiazione dal primo al quarto posto. La cerimonia di premiazione si è svolta la sera del martedì 17 Aprile all’interno del Circolo in presenza di don Showry e don Paul, Suor Florangela. Era un’altra occasione di ritrovo che pur tropo tanti non possono vivere anche se volendo.
Con lo spopolamento delle Contrade dovuto a vari motivi, la perdita del vicino vicino fa si ché lo “stare con gli altri” diventa una sacrosanta necessità. Ben delle volte, non si sa praticamente niente di colui che mi sta accanto, che sia in viaggio, sofferente in casa, … Ritengo che scambiare una parola con gli altri, sentire voci diversi, discutere su argomenti o fatti quotidiani e ben altro costituisce una vera medicina per sconfiggere la solitudine e mantenere viva la memoria. Abbiamo bisogno degli altri che lo vogliamo no. È illusorio pensare o credere che sto bene da solo, non ho bisogno di nessuno, non m’interessano ciò che fanno gli altri. Basta rendersi conto che: il nostro primo bagno alla nascita, è qualcuno che ce l’ha fatto, il primo boccone, è qualcuno che ce l’ha dato, la nostra ultima preghiera nella maggiore dei casi, sono gli altri che la fanno per noi e tante altre cose. In una delle sue pagine splendide, il libro della Genesi ( Gn 2, 18) ci ricordato che: «Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile». E come non riconoscere la bellezza dello stare insieme lasciandoci istruire nuovamente dalle parole del Salmo 133: «Ecco, com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme»: Queste parole ispirate devono aiutarci e stimolarci ad uscire dal nostro isolamento, dalle nostre tane per stare con gli altri. Una tavola allestita per la circostanza ha permesso ai presenti di spezzare insieme il pane. Don Showry non ha mancato di incoraggiare i soci di mantenere queste tradizioni che fanno la storia non solo del Circolo ma anche dei partecipanti ai vari tornei e non solo; a frequentare ancora un po’ di più i nostri luoghi sacri e cioè la chiesa. Va comunque riconosciuto il fatto che alcuni soci hanno dato prova nella partecipazione attiva alla pia devozione della Via Crucis in questa Quaresima. Aiutiamo davvero le persone sole in particolare modo gli anziani a varcare la porta di casa se da sole non riescono, di trascorrere giornate diverse con gli altri anche se non tutti i giorni. Il figlio, il nipote per chi ce l’ha o un amico abbia, la benevolenza di accompagnare il proprio padre o nono di tanto in tanto anche se sulla sedia rotelle a frequentare nella misura del possibile i luoghi di ritrovo. Meno male che in quasi tutte le nostre Contrade vi sono questi luoghi. Probabilmente se non vi fossero, ci sarebbe qualche lamentela. Non dobbiamo rimanere passivi. Può darsi che l’anziano non abbia voglia di uscire per alcuni ragioni sopracitato. Ma è proprio qui che necessita il nostro intervento perché non sempre tutti saranno capaci di comprendere la bellezza dello stare insieme. Mentre sollecitiamo la vicinanza delle autorità competente, esortiamo ancor una volta i vari responsabili degli altri Circoli di rimanere poli di attrazione non soltanto durante il Carnevale ma anche nell’arco dell’anno.
Don Paul, Cpps