Istituita nell’835 grazie al Papa Gregorio IV, la Festa del 1° Novembre richiama l’attenzione dei credenti all’eternità beata che i nostri fratelli nella fede già godono, e alla quale con il loro esempio e la loro intercessione continuamente ci attirano. Perché celebrare la festa dei Santi in questo giorno e chi sono?
Ci sono delle interpretazioni molto controverse sul perché si è scelto proprio quel giorno per celebrare tutti i Santi. Per motivi di spazio, ci limitiamo a dire che alcuni studi antropologici recenti fanno notare una certa continuità temporale con la festa celtica di Samhain, da cui ha avuto origine Halloween. Samhain è il capodanno celtico e secondo il credo di questo popolo del nord Europa, durante la notte tra il 31 Ottobre e il 1° Novembre, i defunti tornano dall’oltretomba e camminano fra i viventi (credo alla risurrezione dei morti come diciamo nel Simbolo Apostolico). Per evitare di rendere pagano i festeggiamenti di questo ritorno dei defunti dall’oltretomba, il Papa Gregorio IV ha chiesto e ottenuto dal re Luigi di Francia detto il Pio, la possibilità di celebrare questa solennità proprio il 1° Novembre, in modo da cristianizzare le devianze di una ricorrenza estranea alla religione cristiana.
Altro motivo per cui celebriamo quest’evento è perché il Santo viene proposto come modello agli uomini di buona volontà, non solo per quanto ha fatto o detto ma anche perché si è sottomesso a Dio, accettando nella fede che sia Lui a dirigere la sua vita. E San Paolo dirà: « Nono sono più io che vivo, è Cristo che vive in me» ( Gal 2, 20).
I Santi per la Chiesa Cattolica sono coloro che pienamente hanno risposto alla chiamata di Dio, ad essere così come Egli li ha pensati e creati. Sono coloro che contemplano il volto di Dio e gioiscono pienamente di questa visione. Non esistono caratteristiche univoche di santità; ognuno ha una santità particolare da scoprire e porre in atto. Santo per la fede cattolica può e deve essere chiunque, senza la necessità di particolari doni o capacità. Tra i santi che la Chiesa riconosce essere in numero ampiamente maggiore rispetto a quelli del calendario, se ne distinguono alcuni che, nella fede, sono stati posti da Dio in particolare evidenza come i Fondatori di Ordini religiosi o i grandi Riformatori della Chiesa. Pur essendo peccatori come noi, hanno accettato di lasciarsi incontrare da Gesù, attraverso i loro desideri, le loro debolezze e anche le loro sofferenze. Tutti hanno voluto lasciarsi infiammare dall’amore e scomparire affinché Gesù fosse progressivamente tutto in loro. Questa consapevolezza portò Giovanni Battista a dire: «Lui deve crescere; io invece diminuire» ( Gv3, 30). I santi intercedono per noi attraverso e per i meriti di Gesù Cristo, che effettivamente è l’unico mediatore; essi possono intercedere per noi in virtù della loro unione con Cristo. Consapevoli di questa prerogativa, numerosi Nazioni, città, paesi, parrocchie ed anche associazioni hanno scelto un Santo come patrono e protettore. È perché crediamo davvero alla loro protezione che portiamo la loro immagine con noi, sul comodino, sulle pareti di casa, i tempietti negli incroci della strada, nonché i nomi. Il rischio che corriamo è che tutto questo rimanga una esibizione superficiale e vuota della nostra devozione al Santo, qualora non arrivassimo a conoscere neanche la sua storia, una preghiera a lui dedicata, tanto meno ad imitare le sue virtù.
E chi può essere Santo? La santità è una virtù che sembra essere fuori moda ai nostri giorni. Fin dalla creazione del mondo, è nel cuore e nel piano di Dio. Tocca ad ognuno di noi lasciarsi sedurre affinché si realizzi la volontà del Padre, il quale ci ha predestinati ad essere Santi ed immacolati nell’amore. I Santi sono quelli che «vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello» (Ap 7, 14). Chiunque crede che Gesù è il Figlio di Dio sarà salvo. Chi si salva si santifica. Santi e Sante di Dio, pregate per noi.
Don Paul, Cpps.