Si è appena concluso il progetto di “Educazione all’igiene orale e Cure Dentali per soggetti svantaggiati”, organizzato dalla Caritas parrocchiale e finanziato con i fondi diocesani dell’8 per mille.
La proposta, che prevedeva la copertura dei costi delle cure dentarie per persone in difficoltà, la sensibilizzazione all’importanza di una bocca sana e l’educazione alla salute orale, è stata avviata verso la fine del 2017 , divenendo operativa nel mese di Febbraio 2018, con i primi interventi concreti. La buona riuscita del piano di prevenzione e cura è stata possibile grazie alla dedizione degli operatori Caritas, impegnati nell’organizzare, gestire e seguire le cure, e alla disponibilità degli specialisti che hanno aderito, i dottori in odontoiatria Nastasi e Palermo, i quali hanno accettato di applicare delle tariffe ridotte agli interventi operati per la Caritas. Soggetti privilegiati dell’intervento erano i bambini e i ragazzi tra i 6 e i 15 anni di età, ma non sono mancati gli adulti. 6.250 euro i fondi messi a disposizione, il 20% dei quali a carico della parrocchia, quasi una trentina i pazienti assistiti e circa un centinaio gli interventi fatti, tra cui un buon numero di devitalizzazioni e trattamenti d’igiene orale, che qui a Pantelleria non vengono effettuati presso la ASL.
I risultati ottenuti hanno confermato l’utilità di questa azione; la necessità di curare la propria bocca è un bisogno irrealizzabile per molte persone. L’opera di carità effettuata è stata duplice: da una parte sensibilizzare, invitare, aiutare ad occuparsi dei propri problemi di salute chi non trovava né in sé, né nella propria famiglia uno stimolo a farlo; dall’altra coprire integralmente le spese delle cure. Infatti è risultato evidente che il problema delle difficoltà economiche è spesso accompagnato da un grande disinteresse per la propria salute. Nella maggior parte dei casi, la collaborazione delle famiglie è stata totale e grata, cosa che ha permesso di ristabilire la salute anche di bocche già gravemente compromesse. Ma in molti altri, purtroppo, il disinteresse ha prevalso sul desiderio di essere curati, e alcuni iscritti non hanno mai portato a termine le cure previste in seguito ai primi controlli. I risultati globalmente positivi, quindi, sono stati adombrati da alcuni punti negativi: la mancanza di collaborazione da parte del Comune, e talvolta da parte delle famiglie dei bambini o degli adulti stessi, che pure avevano desiderato iscriversi al piano di cura, e la difficoltà di far mantenere l’impegno preso, anche quando a rimetterci è la propria salute.