Opera dello Spirito Santo
Lo Spirito Santo è l’artefice e l’Eucaristia l’alimento del cammino di perfezione del cristiano

La storia della nostra salvezza, è una storia d’amore!
Dio è amore (1Gv 4,8.16) nella sua vita intima e per questo è Trinità. Da tutta l’eternità Dio si conosce perfettamente e genera il Figlio. Tra il Padre e il Figlio c’è un continuo dono di amore e ne scaturisce l’amore sostanziale, lo Spirito Santo che procede dal Padre e dal Figlio. La vita intima di Dio è una continua, incessante, eterna comunione di amore. Ma l’amore tende sempre a donarsi e tutti i misteri della vita di Dio, al di fuori della sua vita intima, sono una manifestazione del suo amore. Proprio per questo, tutta la storia della salvezza è pervasa e permeata dallo Spirito Santo.
La prima manifestazione dell’amore di Dio è la creazione. «Hai dato origine all’universo – ci fa pregare la Chiesa nel prefazio della IV Preghiera Eucaristica – per effondere il tuo amore su tutte le creature ed allietarle con gli splendori della tua luce». Nella creazione, lo Spirito di Dio aleggia sulle acque e porta ordine ed armonia nel caos primordiale.
Dopo il disordine del peccato, nell’Antico Testamento, i Profeti che parlano sotto l’ispirazione dello Spirito Santo sono i cantori dell’amore di Dio. «Quando giunse la pienezza del tempo Dio mandò il suo Figlio, nato da donna perché ricevessimo l’adozione a figli» (Gal 4,4-7). L’incarnazione del Verbo nel seno di Maria, avviene per opera dello Spirito Santo (cfr. Mt 1,18). Tutta la vita di Gesù poi, il suo Mistero Pasquale, la sua glorificazione, si svolgono sotto l’azione e la potenza dello Spirito Santo. Asceso al cielo, alla destra del Padre, Gesù manda, come aveva promesso, lo Spirito Santo sulla Chiesa nascente. Nel cenacolo, dove gli Apostoli erano riuniti in preghiera con la Madonna, che non poteva mancare quando nasce il “Gesù Mistico”, lo Spirito scende come vento impetuoso e fuoco divorante (cfr. At 2,1ss): nasce la Chiesa, corpo mistico di Gesù capo e noi membra, corpo animato, vivificato e santificato dallo Spirito Santo. Nella Chiesa tutti i misteri dell’amore di Dio per noi si rinnovano e si prolungano nell’Eucaristia. Come tutta l’opera della salvezza avviene attraverso la potenza dello Spirito Santo, così anche l’Eucaristia è il prodigio, il miracolo dello Spirito Santo, che opera all’unisono con le stesse parole di Cristo sul pane e sul vino.
Tre sono i momenti nei quali, durante la Celebrazione Eucaristica, interviene la potenza dello Spirito Santo. Prima della consacrazione, il sacerdote stende le mani sul pane e sul vino ed invoca così lo Spirito Santo: «Ora ti preghiamo umilmente: manda il tuo Spirito a santificare i doni che ti offriamo perché diventino il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo» (Preghiera Eucaristica III). È l’epiclesi, momento così importante da far dire ai fratelli ortodossi che già viene realizzata la consacrazione delle specie eucaristiche.
C’è poi una seconda esplicita invocazione dello Spirito Santo dopo la consacrazione affinché la Chiesa diventi un solo corpo e un solo spirito (Preghiera Eucaristica III). Sull’altare infatti si realizza non solo la presenza di Gesù, ma anche del suo corpo mistico che è la Chiesa.
C’è infine un terzo momento in cui lo Spirito Santo ci raggiunge nel modo più intimo e personale, ed è la comunione al Corpo ed al Sangue di Cristo Gesù. Al momento della Comunione, si stabilisce una profonda intimità tra noi e lo Spirito Santo, perché è il momento per eccellenza nel quale il Padre manda nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che ci fa gridare: Abbà, Padre! (cfr. Gal 4,6). Non solo, ma come lo Spirito Santo trasforma il pane e il vino nel Corpo e Sangue di Gesù, cosi vuole trasformare anche noi in Gesù-amore e portarci alla pienezza dell’amore. Proprio per questo lo Spirito Santo, attraverso l’Eucaristia, diviene l’artefice della nostra santificazione. Nella Preghiera Eucaristica IV della Messa, la Chiesa ci fa pregare così: «E perché non viviamo più per noi stessi ma per lui che è morto e risorto per noi, ha mandato, o Padre, lo Spirito Santo, primo dono ai credenti, a perfezionare la sua opera nel mondo e compiere ogni santificazione».
È lo Spirito Santo che ci rende santi per mezzo dei sacramenti, e soprattutto con il Pane Eucaristico. (continua prossimo IC) Padre Reginaldo Maranesi.