Pantelleria 8 Ottobre 2019
Un pò di storia: La Madonna del Rosario viene celebrata ogni anno il 07 Ottobre in moltissime città del mondo, anche se la più importante rimane quella al santuario di Pompei. Questa ricorrenza risale al 1208, grazie a San Domenico, al quale la Madonna apparve in sogno; consegnandogli il Rosario come arma per sconfiggere gli avversari. La festa venne poi istituita qualche secolo dopo con il nome di Madonna della Vittoria, a ricordo della battaglia di Lepanto in cui furono cacciati i turchi, grazie alla vittoria della coalizione di diverse flotte riunite sotto le insegne dello Stato Pontificio. La battaglia ebbe luogo il 7 ottobre 1571 e vide la vittoria della coalizione, probabilmente attribuita all’intervento divino da parte della Madonna. L’anno successivo venne istituita la festa di Santa Maria della Vittoria da parte di Pio V. Con Gregorio XIII la ricorrenza assunse il nome di festa della Madonna del Rosario, in quanto la vittoria della battaglia fu attribuita fondamentalmente alle innumerevoli preghiere dei fedeli che, armati proprio di Rosario intonarono milioni di suppliche.
Slittata Lunedì 07 Ottobre a causa di una forte pioggia torrenziale, l’abbiamo posticipata il giorno seguente e cioè Martedì 08 con la presenza di un bel numero dei fedeli. Abbiamo percorso le strade della Contrada recitando devotamente il rosario, portando ovviamente la statua della Beata Vergine Maria. Se davvero il Rosario è un arma, facciamone buon uso in questa valle di lacrime. L’arma anche la più potente del mondo è senza importanza nelle mani di colui che è senza vita. La preghiera del rosario non è una mera ripetizione di formule, ma un grido fiducioso contemplando la vita di Gesù. I cinque misteri, ispirati dalla Sacra Scrittura, invocavano l’intercessione della Madre di Dio per risanare le piaghe e lenire il dolore presente nei cinque continenti. La chiesetta di questa Contrada, che quasi mai si riempie dal punto di vista della presenza, non poteva contenere tutti. I fedeli rimasti fuori erano largamente superiori a quelli che si trovavano dentro. Comunque, ce l’abbiamo fatta grazie anche ad un clima favorevole. Ed è proprio vero che dopo la pioggia viene il sereno. Altrimenti sarebbe stato impossibile stare all’aperto con il vento dei giorni precedenti. Alla fine della celebrazione, ci siamo ritrovati al Circolo Cavour a due passi dalla chiesa per un’altra festa.
Anche se con un pò di ritardo, auguriamo buon onomastico a quanti portano il nome di Rosario e Rosaria.
Don Paul, Cpps