Pastorale giovanile: “work in progress…………”
La Pastorale Giovanile di Pantelleria anche quest’anno si è attivata a proporre alcune iniziative in stretta collaborazione con l’ufficio di Pastorale Giovanile diocesano. Circa venti giorni fa si è riunita la prima Consulta per programmare le varie attività da presentare ai giovani della nostra Isola. In sede di riunione abbiamo concordato alla presenza di don Giuseppe Inglese, direttore della Pastorale Giovanile diocesana, di riproporre l’esperienza del Cineforum perchérichiesto dai giovani, rilasciando il credito formativo a coloro che frequentano il triennio. Abbiamo inoltre accolto i progetti diocesani, ossia: partecipare al “Wine Night in Moderation” il 10 Novembre a Marsala, in collaborazione conl’Azienda Donnafugata che finanzierà il viaggio in aereo. Ai partecipanti verrà riconosciuto il credito formativo. Altro progetto è il laboratorio “Lavoriamocisù” che coinvolgerà tutte le classi delle Scuole Superiori sul mondo del lavoro e dell’imprenditorialità, con attività che si svolgeranno lungo tutta la giornata di domenica 18 Novembre, nel quale abbiamo coinvolto due Aziende del territorio per ascoltare la loro testimonianza di vita lavorativa. Altro laboratorio simile verrà proposto nel mese di Aprile sul tema del volontariato. Nella quotidianità invece ci stiamo rendendo presenti attenzionando la fascia giovanile. A Scauri per esempio stà nascendo un gruppo giovanissimi grazie alla disponibilità di alcuni membri della Consulta e non solo…. al Centro ci è giunta la richiesta di proporre alcuni incontri di formazione anche per le terze Medie. Inoltre giovedì 25 Ottobre abbiamo organizzato in Oratorio una serata di pasta asciutta e “salsicciata” per i giovani, alla quale hanno aderito quasi una quarantina di ragazzi, con lo scopo di vivere un momento conviviale di festa per favorire la socializzazione e la fraternità tra loro e con noi. A tutti i membri della Consulta auguriamo buon servizio in comunione con la Chiesa Universale, che attraverso Papa Francesco c’invita, anche attraverso il Sinodo dei giovani, a renderli protagonisti, a guardare al contesto in cui vivono, evidenziandone punti di forza e sfide. Tutto parte da un ascolto empatico che, con umiltà, pazienza e disponibilità, permetta di dialogare veramente con la gioventù, evitando “risposte preconfezionate e ricette pronte”. I giovani, intatti, vogliono essere “ascoltati, riconosciuti, accompagnati” e desiderano che la loro voce sia“ritenuta interessane e utile in campo sociale ed ecclesiale”.
Sr Serafina