METTI IN CIRCOLO IL SUO AMORE ( un cuore colmo d’amore)

Carissime/i, siamo entrati nel tempo di Quaresima. Ci prepariamo a un cammino e, come il popolo ebraico nel deserto, ci disponiamo all’ascolto della Parola e alla conversione del cuore. Dio ci invita a cercare il suo volto: un volto che parla, un volto da incontrare e contemplare in un corpo di uomo, l’uomo Gesù.

Accogliendo l’invito di Papa Francesco in vista del Giubileo 2025, teniamo fisso in questo tempo il nostro sguardo sul volto di Gesù attraverso la preghiera: unico mezzo che può dare senso alla nostra vita e rendere bella e vera la nostra fede. La nostra vita è fatta di tanti “ingranaggi”: quelli della scuola, del lavoro, della famiglia, dello sport, degli amici. Alcuni di questi vanno troppo veloci (quando vogliamo fare le cose in fretta), altri lenti (quando dobbiamo fare ma non ne abbiamo voglia), altri ancora sono proprio fermi(quando abbiamo litigato o ci lasciamo sopraffare dallo scoraggiamento). La preghiera è l’ingranaggio che,se messo in mezzo agli altri, dà la giusta velocità a tutto e il giusto senso alle relazioni della nostra vita. È lo strumento che permette alle nostre giornate di scorrere serene anche di fronte agli imprevisti. Di settimana in settimana, attraverso la preghiera, i nostri bambini del catechismo insieme alle loro famiglie e la comunità, proveremo a fare chiarezza sulla nostra vocazione “Chi sono?”; per riscoprire la bellezza nell’altro e in ciò che facciamo “Che bello è?”; per fare della relazione con l‘altro una relazione d’amore; per fare esperienza del sentirsi amati così come si è Amati da Dio e poi abbandonarsi con fiducia a Dio “Lasciare per fidarsi”; assumere uno stile capace di portare Gesù alle altre persone.

La preghiera, dunque, ci apparirà per ciò che è realmente: non solo “una cosa da fare”, ma relazione d’amore con Dio-Padre, in Cristo, nello Spirito Santo. Filo conduttore del nostro cammino è dunque la PREGHIERA accompagnata dall’immagine di un grande ingranaggio di cui la stessa costituisce la parte centrale. È lei ad imprimere la giusta velocità di rotazione a tutti i diversi ingranaggi della nostra quotidianità infondendo pace ed armonia alle nostre giornate. Gesù, ci aveva già richiamato alla preghiera, che è il luogo in cui il credente esprime e rende credibile la filialità con Dio, che la preghiera è quella voce del cuore e dell’anima che si traduce nella solidarietà e nella condivisione del pane quotidiano. Per questo “la misericordia” dà forma, verità e visibilità alla preghiera del cristiano.

La Quaresima può diventare allora un cammino che parte dal cuore per arrivare alle mani e la nostra preghiera si fa misericordia, azione, cura dell’altro, del suo bisogno, della sua sofferenza. Viviamo un intenso tempo di preghiera, aprendo il cuore a ricevere i doni di Dio, a fare del Padre nostro il programma di vita di ogni discepolo: “Dà a noi e, attraverso di noi, ad ogni fratello e sorella il pane di ogni giorno”.

BUON CAMMINO QUARESIMALE